Entro il 2018 dovrà essere attuata la normativa della PSD2 che cambia il mondo dei servizi finanziari e aprirà la porte a nuovi soggetti, come Apple e Google. Una sfida, ma anche un’opportunità di crescita.
L’Unione Europea si è espressa sul tema dei pagamenti elettronici con una direttiva che dovrà essere attuata entro l’inizio del 2018. L’obiettivo della “Services Directive 2 – PSD2” è standardizzare le modalità di esecuzione dei pagamenti digitali, rendere più sicure le transazioni e tutelare i consumatori. I soggetti a cui si rivolge sono tutti i fornitori di servizi di pagamento, dalle banche, alle Fintech, alle telco, ai TPP (Third Party Providers) e, nella pratica, la direttiva sollecita le banche a concedere ai TPP un accesso sicuro ai conti dei clienti sulla base della disponibilità di informazioni relative ai conti di pagamento, allo scopo di realizzare un mercato europeo dei pagamenti più efficiente.
L’argomento è evidentemente delicato, sia perché la PSD2 è già “legge”, e quindi i soggetti interessati devono adeguarsi, sia perché tocca interessi economici importanti. Tuttavia, la PSD2 può essere vista come un’opportunità di crescita, un driver per offrire servizi innovativi con una migliorata user experience.
L’obiettivo primario della Direttiva è comunque quello di creare un mercato unico ed integrato dei servizi di pagamento, uniformando le regole per gli istituti bancari e per i nuovi PSP sorti con l’avvento del digitale. La PSD2 permetterà di abbattere le barriere all’ingresso di nuovi operatori contribuendo a rafforzare la sicurezza del sistema, abilitando nuovi servizi di pagamento, garantendo trasparenza ed una corretta concorrenza a tutto vantaggio dei consumatori.
L’evoluzione del mercato dei pagamenti in Italia
Il nuovo impianto normativo presenta rilevanti novità in ambito legal&compliance, tecnologia e sicurezza e definisce nuovi ruoli e servizi nel mercato dei pagamenti, quali:
- Positive scope: Estensione dello scope della normativa sia alle operazioni one leg che alle operazioni in divise non UE. Introduzione inoltre di nuovi servizi di pagamento (Payment Initiation, Account, Information, Funds Checking).
- Third Party: Introduzione di nuovi player di mercato definiti Third Party Payment Service Providers (TPP), ovvero i Payment Initiation Service Provider (PISP) e gli Account Information Service Provider (AISP).
- Responsabilità: Estensione delle norme in materia di responsabilità ai TPP e riduzione della soglia quantitativa di responsabilità a carico del pagatore.
- Sicurezza: I requisiti in materia di sicurezza (Strong Customer Authentication) diventano obbligatori e si prevede l’armonizzazione delle procedure di autenticazione.
- Spese e surcharge: Estensione del principio tariffario dello share ed allineamento della applicazione delle commissioni aggiuntive, in linea con la nuova normativa MIF.