Qualche previsione per il Fintech che verrà

Il panorama finanziario sta spostandosi sempre più verso il mobile e il digitale, tanto più che secondo PWC, il 25% dei clienti preferisce interagire digitalmente con il proprio istituto finanziario e il 10% preferisce utilizzare un dispositivo mobile. Queste percentuali sono destinate ad aumentare sensibilmente in particolare per l’ingresso dei Millennial: il prossimo anno dovrà quindi vedere istituzioni, incumbents e start-up impegnati a tenere il passo con questa rapida evoluzione incorporando le capacità fintech in più ampi programmi di digital transformation e puntando su specifiche verticali che rappresenteranno il futuro del settore. La piena attuazione della PSD2 fornirà ulteriore impulso all’apertura del mercato ed alla creazione di servizi e prodotti altamente personalizzati in cui la trasparenza sui costi e la fiducia nell’intermediario giocheranno un ruolo fondamentale.
Ma il 2019 sarà anche l’anno della Brexit. Nella capitale mondiale del fintech, che da sola ospita l’80% delle circa 1600 società fintech del paese e fornisce lavoro a circa 120mila persone, nei primi sei mesi dell’anno sono stati investititi circa 16 mld $, superando la Cina e gli Stati Uniti. Dopo il 29 marzo questo patrimonio potrebbe dover cercare casa altrove e tante sono le nazioni che vorrebbero ospitarlo. Le aziende fintech, infatti, hanno chiesto chiarezza sulle modalità di uscita dall’UE che si sta riverberando sugli investimenti, sul credito e sul grado di attrazione di lavoratori qualificati.
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